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La scolta

Nottetempo

Roma, 2013

SBN: 9788874524693

​​collana: poeti.com

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L’Orestea di Eschilo si apre con il monologo di un personaggio destinato a scomparire per sempre dalla trilogia. È la guardia, chiamata “scolta” in alcune traduzioni dal greco. Nei testi di Gian Maria Annovi, questa figura liminare diviene un’anonima badante dell’Est, chiamata a vegliare su un’anziana incapace di muoversi e parlare. Così come la scolta eschilea anche il personaggio di questo poemetto attende un segnale – la morte di chi accudisce – che la eliminerà per sempre dalla scena. Disarticolando e reinventando l’italiano della badante, Gian Maria Annovi presenta un duello impossibile, tutto mentale, tra due esseri umani distanti, sebbene irrimediabilmente uniti in un destino di cancellazione.

ITALICS

Nino Aragno Editore

Torino, 2013

SBN: 978-88-8419-604-0

​​collana: i domani


Miscellanea di testi scritti tra l’ottobre 2002 e, simbolicamente e retroattivamente, la data liminale del 10 settembre 2001 – estremi temporali che corrispondono ai finisterrae geografici di Los Angeles e New York – Italics riprende serie inedite e parzialmente inedite. All’eterno, raggelato gioco delle personae/maschere e dei soggetti fissi nella loro interlocutorialità, che accompagna da sempre lo scrivere infinitamente rastremato, asintotico di Annovi, si accompagna qui il senso dello straniamento spaziale e temporale, più sottile dello sradicamento ma suo comunque affine, che in modo diffuso possiamo collegare anche allo stato migrante del suo autore negli Stati Uniti: al suo essere in fuga in una distanza che si trova inevitabilmente, nell’era del tempo reale/reality, contaminata di prossimità. Italics, in anglo-americano, è l’espressione che indica il corsivo tipografico, ma che qui s’innesta come indicazione di un’altra voce, di un tono distinto (privato?) e/o di un rimando ironico all’origine, a sua volta stratificata, fatta palinsesto, resa altra o perduta sullo sfondo di quella frontiera rivoltata all’interno che sono gli Stati Uniti oggi, tra Manhattan e «Los Angeles, l’oceano mediatico, il deserto». Del resto, come scrive Annovi nelle Note, il titolo vuole alludere «alla condizione d’isolamento di chi si trova a scrivere in un contesto alloglotto: l’italiano esiste qui come percepita alterità. Lingua in fuga dallo scrivente, in qualche modo straniera». La lingua madre, la matria, si rovescia nel suo contrario.

 

Laura Pugno

KAMIKAZE e altre persone

Transeuropa

Massa, 2010

SBN: 9788875800888

​​collana: inaudita

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In Kamikaze (e altre persone), partendo dalla figura-limite del titolo, Gian Maria Annovi esplora l’immaginario terroristico contemporaneo.Soggetto in esplosione, il kamikaze, come le altre soggettività estreme che compaiono in questi testi, presentati anche in versione inglese, è legato al dispiegarsi recente di una Storia percepita come disumanizzata ed alienante, e insieme alla storia più personale ed emotiva di chi tenta di scrivere d’amore ai tempi di Abu Ghraib.

 

Con una prefazione di Antonella Anedda e un cd musicale di Joseph Keckler.

 

I brani originali che compongono Featured Creatures, rappresentano la ricerca di una sintesi tra teatralità lirica e minimalismo blues. In questo suo primo album, Joseph Keckler conduce l’ascoltatore in un universo dark e decadente, onirico e straniante, carico di sessualità e popolato da inquietanti creature.

 

Joseph Keckler è un performer, cantante e scrittore americano. Definito dal Village Voice uno dei “Best Downtown Performance Artist” newyorkesi e “major vocal talent” dal  New York Times, i suoi spettacoli includono monologhi e brani musicali originali.

TERZA PERSONA CORTESE

Edizioni d'if

Napoli, 2007

SBN: 978-88-88413-53-2

​​collana: i miosotis

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Vincitore del Premio di Letteratura «i miosotìs» intitolato a Giancarlo Mazzacurati e a Vittorio Russo I Edizione – 2006/07

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Terza persona cortese è un dialogo per voce sequestrata e persona che tace, dialogo che ha luogo in sette camere, al tempo stesso stanze di una realtà ridotta a reality e inquadrature – visioni offerte al let- tore/spettatore. Grande Altro o partner inumano, amante o assassino, questo Lei così cortese da eliminare la prima persona è qui chiamato sulla scena poetica, forse per la prima volta dai tempi della cortezia.

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DENKMAL

Book no.1
Book no.2
Book no.3
Book no. 4
Book no. 5

Edizioni L'Obliquo

Brescia, 1998

​collana: Ozi

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volevo perso
il respiro
(che non è mio)
(che non lo sento)
e perso quello
sparirmi:

non cresca
buio.
né vento. né sale.
né mano. né piede.


né fare respiro

né farlo per sempre

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